Parrocchia Sant'Antioco M. Ulassai - Courtesy © Archivio Maria Lai by SIAE

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Gavino Murgia
 

Nato a Nuoro, dall'età di undici anni si dedica allo studio del sax alto: è l'inizio di un'intensa attività che lo porta a suonare con gruppi di musica leggera e in numerose produzioni teatrali (Istituto Nazionale del Dramma Antico, etc.). Sin da subito, affina il suo interesse per il jazz: nei primi anni Novanta suona con l'Orchestra Giovanile Italiana di jazz, diretta da Bruno Tommaso e nella Big Band di Mario Raja, insieme a colleghi del calibro di Danilo Rea, Maurizio Giammarco, Roberto Rossi e Piero Leveratto. Con questi gruppi, e con altri sia italiani che stranieri, si è esibito nei principali appuntamenti dedicati al jazz, in Norvegia, Svezia, Portogallo, Inghilterra, Germania, Spagna, Belgio, Austria, Polonia, Turchia, Marocco, Sudafrica, Cuba, Yemen, Pakistan, Russia e Stati Uniti. Le principali esperienze di sassofonista sono documentate in 40 CD, molti DVD e numerosi documentari, prodotti da major discografiche e televisioni europee, non ultima la Rai. La sua ricerca attuale è volta all'utilizzo delle sonorità della Sardegna, con una particolare attenzione, oltre che al sax tenore e soprano, anche alla vocalità gutturale della lingua isolana: un orientamento musicale indirizzato alla fusione di esperienze musicali jazzistiche ed etniche. Ha suonato con alcuni tra i massimi nomi della musica contemporanea, come Rabih Abou Kalil, Michel Godard, Bobby McFerrin, Paolo Fresu, Antonello Salis, Mal Waldron, Djivan Gasparian, Riccardo Lai, Don Moye, Sainko Namtcylak, Bebo Ferra, Andrea Parodi, Vinicio Capossela, Al di Meola, Luigi Cinque, Mauro Pagani, Massimo Ranieri e Gianna Nannini. Recentemente ha composto ed eseguito AbbA S AbbA, un lavoro ispirato ai riti del culto dell'acqua in Sardegna e la colonna sonora del film Tutto torna di Enrico Pitzianti.

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Chiara Piras e Laura Busia
 

Due nuovi volti per il panorama musicale isolano, con Chiara Piras al violino e Laura Busia all'arpa.

Entrambe allieve dei corsi accademici del Conservatorio di Cagliari, con diverse esperienze in orchestra e nella musica da camera. Nel 2025 formano un duo, esibendosi per la prima volta insieme nel suggestivo contesto del Museo Nivola di Orani, all’interno della rassegna Boghes et Organos. 

Il contesto “arte” continua ad accogliere il giovanissimo duo, già intervenuto, in nome del conservatorio presso cui studiano le musiciste, nella rassegna Monumenti Aperti e sul palco del progetto Palcoscenico-Emergente.
 

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Angelo Branduardi
 

Angelo Branduardi è nato a Cuggiono, vicino a Milano. Quando aveva pochi mesi la sua famiglia si trasferì a Genova e lì, presso il Conservatorio Niccolò Paganini, Angelo conseguì il diploma di violino e debuttò come solista con l'orchestra del Conservatorio. All'età di quindici anni Angelo si trasferì di nuovo, questa volta a Milano, e qui si iscrisse all'Istituto Tecnico per il Turismo, dove conobbe ed ebbe a lungo come insegnante il grande poeta Franco Fortini. In seguito si iscrisse alla Facoltà di Filosofia ed in quel periodo cominciò a comporre, musicando i testi dei suoi autori preferiti: "Confessioni di un malandrino" dal poeta russo Esenin, ancora oggi una delle sue canzoni più famose, risale infatti a quegli anni. Agli inizi dagli anni '70, Angelo conobbe Luisa Zappa, che sarebbe poi diventata sua coautrice, oltre che sua moglie.

 

In occasione degli 800 anni dalla stesura del Cantico delle Creature, prende vita il nuovo tour 

di Angelo Branduardi: “IL CANTICO”. Un evento unico che trasporterà il pubblico in un viaggio musicale 

e spirituale attraverso la vita e le parole di San Francesco d'Assisi, figura iconica di luce, povertà, 

letizia e poesia. Il tour si ispira alla figura solare e vitale del "Poverello di Assisi," 

come racconta lo stesso Branduardi: “La vita di San Francesco d’Assisi é quella di un uomo 

che diventa Santo... un uomo (e quindi un Santo) che sceglie la gioia di vivere, 

la raccomanda ai suoi discepoli, ama la povertà 'mai disgiunta dalla letizia'... 

Francesco é oggi più che mai Santo, ma è anche grande poeta; amava cantare e lo faceva spesso, 

anche da solo... io ho provato a ridare voce alle sue parole perché si possa di nuovo cantarle”. 

Il Cantico sarà un'occasione per rivivere la profondità degli scritti francescani 

e lasciarsi ispirare dai temi contemporanei che San Francesco, già nel suo tempo, 

sapeva incarnare con straordinaria modernità: povertà, ecologia, amore per la vita e accoglienza.
Per l'occasione Branduardi tornerà a calcare i palchi con la band al completo: 

infatti insieme al Maestro Branduardi, saliranno sul palco grandi musicisti quali 

Fabio Valdemarin alle tastiere, Nicola Oliva alle chitarre, Stefano Olivato al basso 

e Davide Ragazzoni alla batteria
Un appuntamento imperdibile che unisce la musica 

al messaggio di speranza e amore universale di San Francesco.

 

 

Gianluca Pischedda
 

Gianluca Pischedda è un violoncellista e compositore che ha saputo trasportare il suo strumento oltre i confini della musica classica. Con una carriera che spazia dal minimalismo al tango, dalla musica tradizionale sarda all’improvvisazione radicale, ha portato la sua arte in Germania, Svizzera, America e Giappone. Dopo l’album “Alone” nel 2020 e il recente “Vagabond” del 2024, Pischedda continua a spingere i confini della musica, mescolando generi e creando un suono originale e distintivo.

 

 

 

 

 

 

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Ensemble Ellipsis
 

Con Alberto Cesaraccio all'oboe, Fabio De Leonardis al violoncello ed Alessandro Deiana alla chitarra, l’Ensemble Ellipsis è attivo, di fatto, da diversi anni e si è recentemente legato all’associazione da cui prende il nome per perseguirne gli stessi scopi: diffusione della musica in generale, ma con un’attenzione particolare per quella cosiddetta «antica». ELLIPSIS sta infatti ad indicare una figura retorica di particolare importanza nella pratica musicale del XVII e XVIII secolo: inizialmente corrispondeva all’omonima figura verbale, significando elisione, cioè sottintendimento di parte del discorso musicale; in seguito indicò un brusco cambiamento di «affetto», come ad esempio un improvviso passaggio da uno stato di gioia ad uno di dolore. Il gruppo, sotto la guida del suo creatore Alberto Cesaraccio, svolge la propria attività in diverse formazioni a partire dal duo e si evolve in continuazione verso nuovi e più ampi insiemi. Alterna abitualmente concerti di sola esecuzione ad incontri musicali o vere e proprie lezioni - concerto in cui sono trattati, con ampie illustrazioni verbali, diversi particolari temi del periodo barocco (per esempio l’uso della retorica od altri aspetti formali ed interpretativi della musica dell’epoca) od altri della storia della musica. L’Ensemble ELLIPSIS ha tenuto tournées in Belgio, Austria, Repubblica Ceca ed Australia, con concerti nella sede del Parlamento Europeo, un ciclo di lezioni-concerto per gli alunni della Scuola Europea di Bruxelles e registrazioni per le emittenti nazionali australiane SBS e ABC. Si è esibito in gran parte d’Italia, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia. Ottimo il successo del CD, interamente dedicato al compositore romantico Napoleon Coste, registrato dal Duo Ellipsis per conto della casa discografica Bongiovanni di Bologna. Nell’ottobre 2002 il Duo ha tenuto un’appaludita tournée nelle Fiandre. Da segnalare nel 2005 la prima esecuzione moderna di una Triosonata di Carlo Antonio Marino  (1670-1735) e le prime esecuzioni assolute di “Lachrymae novae (ellipticae)” e di “Ariadne”, dedicati all’Ensemble Ellipsis da Pieralberto Cattaneo (1953).

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Tenores di Neoneli e Orchestra Popolare Sarda
 

Dal piccolo centro del Barigadu, Neoneli offre al mondo intero una straordinaria formazione corale che da quasi cinquant'anni porta il canto a tenore sui più rinomati palchi del mondo. 

Pura vocalità ancestrale radicata nella terra di Sardegna, che i Tenores di Neoneli hanno saputo magistralmente far sbocciare in una modalità inedita, capace di coniugare tradizione ed innovazione.

Punto di riferimento nel panorama musicale regionale e d'oltremare, la formazione offre un repertorio che spazia dai brani della tradizione alle produzioni proprie, reinterpretando l'antica arte che curano anche con tematiche sociali, politiche ed ambientali. 

Calandosi appieno nella contemporaneità senza tradire l'anima antica, vanta inoltre numerose collaborazioni con artisti di calibro nazionale ed internazionale, coinvolgendosi in progetti originali.

Con tale spirito, i Tenores di Neoneli incarnano il vero senso della tradizione: non mera riproposizione di quel che è sempre stato, ma restituzione viva ed attuale di un'arte antica nel mondo contemporaneo, in un linguaggio vivo e capace di racchiudere l'oggi nel sempre.

Guidati dal fondatore Tonino Cau, sono un'unica voce con Roberto Dessì, Ivo Marras e Angelo Piras.

 

I Tenores collaborano con diversi artisti e musicisti, tra cui l'Orchestra Popolare Sarda nata dalla scuola del Maestro Orlando Mascia. Launeddas e diversi strumenti della tradizione tra le mani dei migliori allievi del Mascia partecipano a numerosi festival ed eventi in Italia ed all'estero, spaziando in tutto il repertorio tradizionale. Ad Ulassai, degli oltre 40 componenti, Orlando ed Eliseo Mascia con Matteo Muscas e Samuele Meloni.

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Zirichiltaggia

tributo a Fabrizio De Andrè

Voce e chitarra: Francesco Manca

Chitarre: Gianluca Pitzalis

Basso: Fabio Bellia

Piano: Marco Argiolas

Flauto: Aldo Scanu

Violino e fisarmonica: Giovanni Nucciarelli

Batteria e percussioni: Andrea Tuveri


 

Lo spettacolo dedicato al grande cantautore genovese ripercorre con modalità personale i momenti principali della vita e della carriera di Fabrizio De Andrè:
• Genova degli esordi raccontata nella Città Vecchia e in Via del Campo, 

• la Sardegna della maturità artistica, Hotel Supramonte, Fiume Sand Creek,

• racconti straordinari di alcuni dei suoi personaggi come in Bocca di Rosa o Princesa,

• la grande cultura del Mediterraneo e la riscoperta di una lingua “nuova”.


Dal 2011 ininterrottamente e con molta umiltà, la band cerca di reinterpretare, senza stravolgere, quella che considera la Bibbia della musica cantautorale italiana. Tra l’altro essendo cresciuti con le sue canzoni, si sentono doppiamente legati a Fabrizio De Andrè anche per ciò che è stata la sua presenza in Sardegna, loro terra natia e sua d’adozione, scegliendo inoltre il nome Zirichiltaggia, canzone in dialetto Gallurese contenuta nel disco Rimini, a testimonianza di quanto la cultura sarda stava sempre più affascinando e coinvolgendo De Andre’.

 

Alcuni delle più importanti tappe per la band:

2011, con l'esordio presso il teatro centrale di Carbonia, in collaborazione con AISM nella raccolta fondi per la ricerca sulla sclerosi multipla.

Nel 2012 Targa “Risonando De André”, importantissimo festival a lui dedicato nella città di Soriano nel Cimino in provincia di Viterbo, esperienza che considerano il loro trampolino emozionale. 

Poi, nel 2022, l’incontro con Dori Ghezzi, avvenuto durante l'esibizione presso l’anfiteatro di La Caletta a Siniscola, che descrivono come “emozione indescrivibile suonare con lei in prima fila”.

Nel 2023 concerto in apertura della diciottesima edizione del Tempio Faber Festival, mentre, nel 2024  e dopo 13 anni, il ritorno là dove erano partiti: “Carbonia incontra De Andrè” presso il teatro Centrale con la collaborazione dell’attore Andrea Rosas.